I social network sono un ottimo strumento per tenersi in contatto con gli amici e conoscere nuova gente, ma troppo spesso chi li frequenta non tiene in debita considerazione che, come nella vita reale, le trappole per chi rivela troppo sono in agguato.
In Italia, erano (fino a qualche tempo fa) più di 2,5 milioni gli iscritti a Twitter e di 21 milioni quelli Facebook: un esercito troppo spesso inconsapevole dei pericoli che si celano all’interno di queste comunità virtuali in cui proliferano i criminali a caccia di informazioni da sfruttare per i loro poco nobili fini.
Come evidenziano alcuni analisti di sicurezza, è proprio l’eccesso di informazioni il problema principale dei social network: scrivere quando si parte in vacanza, lasciando la propria casa in balia dei ladri; pubblicare foto di minori lasciando le immagini alla mercé del mercato della pedopornografia; lasciarsi andare a confidenze con persone che non si conoscono, diventando vittima dei predatori on-line; scegliere una password molto semplice o condividerla con gli amici, esponendosi al rischio di furto d’identità.
Di seguito un brevissimo vademecum per un uso consapevole del social networking:
- Valutare con attenzione cosa sia appropriato condividere on-line e cosa no: nel cyberspazio nulla è segreto.
- Stare attenti agli sconosciuti che desiderano connettersi — questi nuovi “amici” potrebbero essere dei predatori o dei cyberbulli malintenzionati.
- Non condividere password, numeri di telefono, indirizzi e altre informazioni personali — nemmeno con i propri migliori amici.
- Non usare il nome completo, la città, la scuola o l’età in testi o immagini, in modo da prevenire l’utilizzo di tali informazioni per il reperimento off-line.
- Prestare attenzione se si nota qualcosa di strano o insolito, come messaggi da “amici” che appaiano non appropriati.
- Diffidare dei messaggi — in particolari dei solleciti o delle offerte con collegamenti a siti web — ricevuti da parte di altre persone del proprio network, così come dei messaggi che potrebbero provenire da un truffatore che si è impossessato del profilo di un amico e sta diffondendo truffe di phishing
- Prestare cautela nel caso si desideri incontrare dal vivo le persone conosciute on-line.
- Fidarsi delle proprie impressioni se si hanno dei sospetti
- Usare le impostazioni di privacy e sicurezza disponibili sui siti di social network, come profili privati, blocco e pre-approvazione dei commenti. Le impostazioni sulla privacy di Facebook consentono di controllare chi può accedere al proprio profilo e al materiale pubblicato.
- Utilizzare un software completo per la sicurezza del computer per proteggere il proprio computer da malware, virus, spyware e altre minacce e tenerlo costantemente aggiornato – computer infetti possono poi attaccare reti aziendali diffondendo differenti tipologie di malware che possono compromettere l’integrità o la confidenzialità dei dati stessi.
La tendenza delle aziende ad invogliare sempre più i propri dipendenti e/o consulenti ad utilizzare dispositivi propri (si usa il termine BYOD – Bring Your Own Device) se da un lato pare ridurre i costi IT e aumentare la soddisfazione degli utilizzatori, dall’altro pone certamente rischi di sicurezza.